La motivazione è un costrutto multicomponenziale che si origina dalle prime relazioni significative della vita e che poi richiede particolari attenzioni per essere coltivata, indirizzata, sviluppata: consigli per insegnanti di scuola dell'infanzia e primaria
1. Hai mai incontrato degli alunni difficili da motivare, che ”scappano” dalle tue richieste e con i quali senti di non riuscire mai a trovare “la via di accesso” per sviluppare un rapporto di fiducia con te e con i compiti che a loro proponi? 2. Ti piacerebbe riuscire a comprendere perché uno dei bambini della tua classe non si impegna o non sembra interessato alle attività che tu gli proponi? E poi riuscire a modificare questo atteggiamento in modo che diventi entusiasta e partecipativo? 3. Ti piacerebbe comprendere meglio come gli aspetti educativi, psicologici, motivazionali,…, Si sommano nel determinare la partecipazione o meno attiva di un bambino? 4. Perché riuscire a motivare i bambini della tua classe può creare un clima positivo grazie al quale puoi lavorare più facilmente e più in profondità sui contenuti che proponi loro con meno fatica per te, più soddisfazione per il bambino, per tutto il gruppo classe, per te insegnante e per la sua famiglia 5. perché i bambini che crescono con una motivazione intrinseca e un desiderio nel mettersi in gioco senza la paura del fallimento saranno ragazzi e adulti più soddisfatti della loro vita, più consapevoli, più capaci di scelte ponderate e coraggiose, e questo grazie anche al tuo intervento come insegnante formato sulla motivazione |
1. Scopriremo insieme il perché alcuni bambini non sono in grado di attivarsi nel fare in autonomia pur essendone in grado dal punto di vista strumentale, il perché alcuni si attivano all’inizio ma si perdono lungo la strada, il perché la paura di non riuscire o di non essere all’altezza spesso impedisce lo sviluppo di abilità, di autostima, di collaborazione 2. vedremo quali sono le strategie migliori per poter comunicare efficacemente con i bambini aiutandoli a superare le loro difficoltà e lasciando loro le strategie apprese per risolvere altri problemi nella loro vita, legando motivazione a soddisfazione ad autostima ad auto-realizzazione |
3. faremo un percorso insieme approfondendo la complessità di fattori che possono influire sul comportamento e sulle motivazioni di un bambino a partecipare o meno alle attività proposte, sullo sviluppo della sua autostima, sulle aspettative di avere successo o meno, sulla sua lettura della realtà. Da questa complessità troveremo insieme strategie, attività, soluzioni, per aiutare il bambino “poco motivato” grazie alla costruzione di una relazione autentica con lui.
1° MODULO: LO SVILUPPO PRIMARIO DELLE REGOLE DELLA RELAZIONE E DELLA MOTIVAZIONE 1.0 -I significati di "motivazione" non sempre sono condivisi 1.1 -Lo sviluppo sociale o della relazione e il ruolo sulla motivazione 1.2 - I contesti e sistemi di sviluppo sociale e della relazione 1.3 -La teoria dell'attaccamento, i modelli mentali e la motivazione 1.4 -Lo sviluppo di una identità e di una personalità 1.5 -Il ruolo dell'attenzione e della autoregolazione come base della introiezione del desiderio di "fare" 1.6 -Quando il comportamento si sregola e non risponde alla "normale" gratificazione/punizione: ruolo del sistema di attribuzione e motivazione intrinseca/estrinseca 1.7 - La percezione di autoefficacia e le leve motivazionali positive e negative (McClelland) 1.8 - Ricaduta dei diversi fattori motivazionali: facciamo il punto 1.9 - I bisogni fondamentali e le ricadute sulle scelte (Maslow) 1.10 - Due sollecitazioni: -Il gioco come base di regolazione e alcune considerazioni sulla condivisione di valori tra famiglia e scuola -Ricadute e implicazioni sulla vita dei nostri alunni e sul processo di osservazione e valutazione formativa 2° MODULO: IL CONTESTO SOCIALE DELLA MOTIVAZIONE 2.1 -Premessa :Contestualizzare la motivazione all'interno della cultura di riferimento 2.2 -Motivazione come costrutto multifattoriale ovvero la relazione tra più componenti in relazione circolare sistemica 2.3 -Autodeterminazione, scelta, feedback motivanti e demotivanti 3° MODULO: LA MOTIVAZIONE COME PROCESSO 3.1 -Motivazione come processo che ha una direzione, ha un inizio, richiede perseveranza e sempre nuova energia 3.2 -Il Processo: "Perché fare"? domanda chiave per attivare la motivazione intrinseca. Desiderio e valore, reciprocità e scarsità 3.3 -Il Processo: come dare inizio a un comportamento e dare feedback efficaci perché perduri 3.4 -Il Processo: come mantenere la motivazione e la direzione ovvero "perseverare" 3.5 -Allenamento al fallimento, alla frustrazione, alla fatica e resilienza: l'anello mancante 3.6 -Scelta, emozione, strategia 3.7 -Stili motivazionali: consigli per l'intervento in classe 4° MODULO: STRUMENTI PER LO SVILUPPO DELLA MOTIVAZIONE E RAZIONALE INERENTE IL LORO UTILIZZO 4.1 -Premessa: La modalità ludica e di gruppo per sviluppare sicurezza, appartenenza, autostima e motivazione 4.2 -Giochi e filmografia ragionata per allenare la motivazione 4.3 -Giochi e filmografia ragionata per allenare l'autostima 4.4 -Motivazione ad apprendere (e non allo studio), stili attributivi, emozioni e comportamenti a scuola 4.5 Conclusioni: "Il mio perché" |
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
--------------------------------------------------
ID EDIZIONE S.O.F.I.A.: 117382
QUESTO CORSO ONLINE INCLUDE
L’attestato di frequenza al corso è valido per la formazione obbligatoria (DIR. 170/2016) per il personale scolastico. Il percorso è acquistabile con Carta del Docente ed è presente su piattaforma S.O.F.I.A
Introduzione al corso
INDICE
DISPENSA
BIBLIOGRAFIA
QUESTIONARIO DI VERIFICA DELLE COMPETENZE IN ENTRATA
I significati di "motivazione" non sempre sono condivisi
Filmato Julio Velasco
Lo sviluppo sociale o della relazione e il ruolo sulla motivazione
I contesti e sistemi di sviluppo sociale e della relazione
La teoria dell'attaccamento, i modelli mentali e la motivazione
Lo sviluppo di una identità e di una personalità
Il ruolo dell'attenzione e della autoregolazione come base della introiezione del desiderio di "fare"
Quando il comportamento si sregola e non risponde alla "normale" gratificazione/punizione: ruolo del sistema di attribuzione e motivazione intrinseca/estrinseca
La percezione di autoefficacia e le leve motivazionali positive e negative (McClelland)
Ricaduta dei diversi fattori motivazionali: facciamo il punto
I bisogni fondamentali e le ricadute sulle scelte (Maslow)
1° sollecitazione: Il gioco come base di regolazione e alcune considerazioni sulla condivisione di valori tra famiglia e scuola
2° sollecitazione: Ricadute e implicazioni sulla vita dei nostri alunni e sul processo di osservazione e valutazione formativa
Premessa :Contestualizzare la motivazione all'interno della cultura di riferimento
Motivazione come costrutto multifattoriale ovvero la relazione tra più componenti in relazione circolare sistemica
Autodeterminazione, scelta, feedback motivanti e demotivanti
Motivazione come processo che ha una direzione, ha un inizio, richiede perseveranza e sempre nuova energia
Il Processo: "Perché fare"? domanda chiave per attivare la motivazione intrinseca. Desiderio e valore, reciprocità e scarsità
Allenamento al fallimento, alla frustrazione, alla fatica e resilienza: l'anello mancante
Scelta, emozione, strategia
Stili motivazionali: consigli per l'intervento in classe
Premessa: La modalità ludica e di gruppo per sviluppare sicurezza, appartenenza, autostima e motivazione
Giochi e filmografia ragionata per allenare la motivazione
Giochi e filmografia ragionata per allenare l'autostima
Motivazione ad apprendere (e non allo studio), stili attributivi, emozioni e comportamenti a scuola
Conclusioni: "Il mio perché"
QUESTIONARI
HAI CONCLUSO IL CORSO? Lascia un tuo commento!
Segna come completata questa lezione per scaricare l'attestato emesso dal Centro Phoenix, se hai la Carta del Docente vai poi sulla Piattaforma SOFIA
La dottoressa Carla Mogentale ha fondato il Centro Phoenix srl e ne è il Direttore sanitario nonché Referente scientifico per la formazione, formatore accreditato AIF (Associazione Italiana Formatori).