11. Considerazioni sulle osservazioni svolte : comparazione tra scenari

Dott.ssa Carla Mogentale

Ecco una base strutturata per un addestramento con role playing tra due adulti, focalizzato sul miglioramento delle competenze comunicative in ambito lavorativo, con 3 scenari realistici che portano a situazioni conflittuali. Ogni scenario include una breve descrizione e un esempio di dialogo che mostra l’escalation del conflitto. Obiettivo del role playing Allenarsi a riconoscere dinamiche comunicative problematiche e a gestirle in modo più efficace, evitando l’escalation del conflitto e favorendo il confronto costruttivo. 🎭 Ruoli coinvolti • Persona A: espone un problema o una frustrazione. • Persona B: risponde, si difende o reagisce al messaggio. Il confronto tra le due versioni presenti nell'allegato ti permetteranno di allenarti a: • Esprimere i propri bisogni senza attacco. • Riconoscere l’impatto delle proprie azioni. • Costruire una soluzione collaborativa.

SCENARI CONFLITTUALISCENARI ASSERTIVI

🔹 Scenario 1: Riconoscimento del lavoro (Team di progetto)

Contesto:
 A e B collaborano a un progetto da settimane. Alla riunione finale, solo B riceve elogi dal responsabile, mentre A si sente ignorato e deluso.

Dialogo conflittuale:

A: "Sai, alla riunione sembrava che avessi fatto tutto tu. Strano, visto che ho scritto metà del report."
B: "Non è colpa mia se il capo ha parlato solo con me. Non dovevo mica interromperlo per dirgli che hai fatto qualcosa anche tu."
A: "No, certo, però neanche un ‘abbiamo lavorato insieme’ ti sarebbe costato granché."
B: "Guarda che non sei l’unico a lavorare qui. Se vuoi più visibilità, parla tu con il capo, invece di accusare me."

🔁 Rifletti: come A avrebbe potuto esprimere il bisogno di riconoscimento senza accusare? Come B poteva rispondere con empatia?


 Scenario 1 – Riconoscimento del lavoro (Team di progetto)

Contesto: Alla riunione finale, solo B riceve elogi. A si è sentito ignorato.

Dialogo riformulato:

A: "Posso condividere una cosa che mi ha lasciato un po' disorientato oggi? Durante la riunione ho notato che è stato riconosciuto solo il tuo contributo. Mi ha fatto sentire trascurato, perché ho lavorato molto anche io sul report."
B: "Capisco, non era mia intenzione far passare il messaggio che fosse tutto merito mio. Avrei potuto specificarlo meglio."
A: "Apprezzerei, in futuro, che il lavoro condiviso venga valorizzato insieme. Potremmo anche parlarne prima, così siamo allineati."
B: "Ottima idea. Facciamo squadra, e possiamo sottolinearlo insieme alla prossima occasione."

🔹 Scenario 2: Rispetto degli orari e scadenze (Colleghi in open space)

Contesto:
 B arriva spesso in ritardo e questo crea disagio ad A che dipende dal suo lavoro per completare il proprio. A decide di affrontarlo.

Dialogo conflittuale:

A: "È la terza volta questa settimana che arrivi dopo le 10. Mi blocchi il lavoro ogni volta."
B: "Calmati, non sono il tuo dipendente. Ho i miei ritmi, e rispetto comunque le scadenze."
A: "Ma intanto io resto fermo per ore. Se lavorassimo in sincronia sarebbe tutto più veloce."
B: "Sei sempre così rigido. Magari il problema è che ti organizzi male tu."

🔁 Rifletti:  si può lavorare sul linguaggio non accusatorio e sull'importanza della negoziazione dei ritmi comuni.


 Scenario 2 – Rispetto degli orari e scadenze (Colleghi in open space)

Contesto: B arriva spesso tardi, causando blocchi ad A.

Dialogo riformulato:

A: "Volevo parlarti di una cosa che sta rendendo un po’ difficile il mio lavoro. Quando arrivi più tardi, mi capita di dover aspettare per completare alcune attività che dipendono da te."
B: "Capisco. Non mi ero reso conto che i miei orari ti impattassero direttamente."
A: "So che ognuno ha i propri ritmi, ma potremmo organizzarci su alcune consegne con orari precisi? Mi aiuterebbe molto a pianificare meglio."
B: "Certo, se mi indichi i momenti critici, cerco di esserci o di anticipare il lavoro in modo che tu non debba aspettare."


🔹 Scenario 3: Commenti percepiti come giudicanti (Responsabile e collaboratore)

Contesto:
 Durante una riunione, il responsabile (B) fa una battuta sul tono di voce di A, che si sente deriso davanti agli altri e ne parla a fine riunione.

Dialogo conflittuale:

A: "La battuta sul mio tono, davanti a tutti, era davvero fuori luogo. Mi ha messo in imbarazzo."
B: "Dai, era solo una battuta. Non sei mai capace di farti una risata?"
A: "Non era il momento né il posto. Hai sminuito quello che stavo dicendo."
B: "Stai esagerando. Se ogni cosa ti offende, come fai a stare in un team?"

🔁 Rifletti sulla differenza tra intenzione e impatto, e su come dare feedback senza invalidare l'emozione dell’altro.




 Scenario 3 – Commenti percepiti come giudicanti (Responsabile e collaboratore)

Contesto: Il responsabile fa una battuta che mette a disagio A durante una riunione.

Dialogo riformulato:

A: "Posso parlarti un momento? Durante la riunione, quando hai fatto la battuta sul mio tono, mi sono sentito un po’ messo in ridicolo. Mi ha fatto perdere concentrazione."
B: "Mi dispiace, davvero. Non era mia intenzione offenderti. Voleva essere solo una battuta leggera."
A: "Capisco, e apprezzo che tu lo dica. Forse possiamo evitare quel tipo di umorismo in momenti in cui si stanno condividendo idee importanti."
B: "Hai ragione, starò più attento. Grazie per avermelo detto con chiarezza."


CONSIDERAZIONI AGGIUNTIVE. 

QUANTO CI COSTA IN TERMINI DI ENERGIA, TEMPO, IMPEGNO, UNA COMUNICAZIONE PIU' PENSATA, RAGIONATA, RISPETTO A UNA IMPULSIVA?

SE RAPPRESENTASSIMO L'INVESTIMENTO (ES. TEMPO, IMPEGNO) RISPETTO AL RISULTATO OTTENUTO (EFFICACIA O MENO DELLA COMUNICAZIONE) IN QUALE QUADRANTE TRA I SEGUENTI CONVERREBBE POSIZIONARCI?

1° SITUAZIONE : CONFLITTO: esito. con poco investimento si porta  a casa poco

2° SITUAZIONE: COMUNICAZIONE PENSATA E ASSERTIVA: si investe di più ma si porta  acasa di più, per entrambi....WIN-WIN

PERCHE' IL COSTO DI UNA COMUNICAZIONE IMPULSIVA, NON PENSATA, E' ENORME, MOLTO PIU' DELL'INVESTIMENTO ALTO FATTO PER UNA CONVERSAZIONE PENSATA CHE PERO' PORTA AL RISULTATO VOLUTO...

COSA CI CONVIENE?

PENSIAMOCI ALLA PROSSIMA SITUAZIONE DI CONVERSAZIONE CRICIALE IN FAMIGLIA O AL LAVORO...

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