9. Introduzione all'addestramento con role playing con scenari assertivi

Dott.ssa Carla Mogentale

Ecco una base strutturata per un addestramento con role playing tra due adulti, focalizzato sul miglioramento delle competenze comunicative in ambito lavorativo, con 3 scenari realistici che portano a situazioni conflittuali. Ogni scenario include una breve descrizione e un esempio di dialogo che mostra l’escalation del conflitto. Obiettivo del role playing Allenarsi a riconoscere dinamiche comunicative problematiche e a gestirle in modo più efficace, evitando l’escalation del conflitto e favorendo il confronto costruttivo. 🎭 Ruoli coinvolti • Persona A: espone un problema o una frustrazione. • Persona B: risponde, si difende o reagisce al messaggio. Il confronto tra le due versioni presenti nell'allegato ti permetteranno di allenarti a: • Esprimere i propri bisogni senza attacco. • Riconoscere l’impatto delle proprie azioni. • Costruire una soluzione collaborativa.

SCENARI ASSERTIVI

 Scenario 1 – Riconoscimento del lavoro (Team di progetto)

Contesto: Alla riunione finale, solo B riceve elogi. A si è sentito ignorato.

Dialogo riformulato:

A: "Posso condividere una cosa che mi ha lasciato un po' disorientato oggi? Durante la riunione ho notato che è stato riconosciuto solo il tuo contributo. Mi ha fatto sentire trascurato, perché ho lavorato molto anche io sul report."
B: "Capisco, non era mia intenzione far passare il messaggio che fosse tutto merito mio. Avrei potuto specificarlo meglio."
A: "Apprezzerei, in futuro, che il lavoro condiviso venga valorizzato insieme. Potremmo anche parlarne prima, così siamo allineati."
B: "Ottima idea. Facciamo squadra, e possiamo sottolinearlo insieme alla prossima occasione."

 Scenario 2 – Rispetto degli orari e scadenze (Colleghi in open space)

Contesto: B arriva spesso tardi, causando blocchi ad A.

Dialogo riformulato:

A: "Volevo parlarti di una cosa che sta rendendo un po’ difficile il mio lavoro. Quando arrivi più tardi, mi capita di dover aspettare per completare alcune attività che dipendono da te."
B: "Capisco. Non mi ero reso conto che i miei orari ti impattassero direttamente."
A: "So che ognuno ha i propri ritmi, ma potremmo organizzarci su alcune consegne con orari precisi? Mi aiuterebbe molto a pianificare meglio."
B: "Certo, se mi indichi i momenti critici, cerco di esserci o di anticipare il lavoro in modo che tu non debba aspettare."


 Scenario 3 – Commenti percepiti come giudicanti (Responsabile e collaboratore)

Contesto: Il responsabile fa una battuta che mette a disagio A durante una riunione.

Dialogo riformulato:

A: "Posso parlarti un momento? Durante la riunione, quando hai fatto la battuta sul mio tono, mi sono sentito un po’ messo in ridicolo. Mi ha fatto perdere concentrazione."
B: "Mi dispiace, davvero. Non era mia intenzione offenderti. Voleva essere solo una battuta leggera."
A: "Capisco, e apprezzo che tu lo dica. Forse possiamo evitare quel tipo di umorismo in momenti in cui si stanno condividendo idee importanti."
B: "Hai ragione, starò più attento. Grazie per avermelo detto con chiarezza."


Ecco i 3 scenari riformulati con un approccio assertivo ed efficace alla comunicazione. L’obiettivo è mostrare come i protagonisti possano affrontare lo stesso problema esprimendosi in modo chiaro, rispettoso e collaborativo, evitando l’escalation del conflitto.

Queste versioni aiutano a:

  • Esprimere i propri bisogni senza attacco.
  • Riconoscere l’impatto delle proprie azioni.
  • Costruire una soluzione collaborativa.

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