Dott.ssa Carla Mogentale

Contesto: Sara rientra dopo il congedo di maternità. Il direttore, il dott. Ferri, la accoglie in ufficio.

🔻 Scenetta 3: Rientro da maternità – Feedback demotivante per freddezza e mancanza di empatia

Contesto: Sara rientra dopo il congedo di maternità. Il direttore, il dott. Ferri, la accoglie in ufficio.

Personaggi:
– Dott. Ferri (Direttore Generale)
Sara (Dipendente, Responsabile Comunicazione)

Dialogo:

Dott. Ferri: Sara, bentornata. È passato un po’ di tempo, eh?
Sara: Sì, grazie. Sono felice di rientrare, anche se un po’ emozionata.
Dott. Ferri: Immagino. Comunque il lavoro non si è fermato. Abbiamo dovuto redistribuire molto e ora serve che tu rientri subito a pieno regime.
Sara: Certo… spero di riuscire a riprendere il ritmo in tempi brevi.
Dott. Ferri: Il problema è che alcune tue vecchie responsabilità sono passate ad altri. Quindi dovrai dimostrare di nuovo il tuo valore.
Sara: Ah… capisco.
Dott. Ferri: Non è una critica, sia chiaro. È solo che tutto è cambiato, anche i criteri con cui valutiamo le performance.
Sara: Cosa intende?
Dott. Ferri: Diciamo che chi mostra maggiore flessibilità e disponibilità agli orari extra ora ha più margine.
Sara: Mi scusi… intende dire che dovrò fare più straordinari?
Dott. Ferri: Quando serve, sì. Il team ora è molto più dinamico. Dovrai riallinearti rapidamente.
Sara: (visibilmente a disagio) Farò del mio meglio.

🟥 Errore del responsabile: approccio freddo, nessun benvenuto umano, aumenta pressione e ambiguità su tempi e aspettative, riducendo il senso di appartenenza.


🔹 Scenetta 3: Rientro da una pausa lunga – Rinforzo del senso di appartenenza

Contesto: Dopo un congedo di maternità, Sara rientra al lavoro. Il direttore generale, il dott. Ferri, le dà il bentornato in modo personale e motivante.

Personaggi:
– Dott. Ferri (Direttore Generale)
Sara (Dipendente, Responsabile Comunicazione)

Dialogo:

Dott. Ferri: Sara! Che piacere rivederti, bentornata!
Sara: Grazie mille, dottor Ferri. Devo ammettere che tornare è emozionante… e un po’ spaventoso!
Dott. Ferri: È normalissimo. Ma sappi che in questi mesi ci sei mancata. Non solo per le tue competenze, ma per l’energia che porti nel team.
Sara: Davvero? Pensavo di essere stata facilmente sostituita…
Dott. Ferri: Nessuno sostituisce chi porta valore autentico. Le persone ricordano come le fai sentire, e tu sai ispirare fiducia.
Sara: Cercherò di ritrovare presto il ritmo giusto.
Dott. Ferri: Prenditi il tempo che serve. Ma sappi che siamo felici che tu sia di nuovo parte attiva di questa squadra.
Sara: Mi fa sentire davvero accolta.
Dott. Ferri: Qui non sei solo una risorsa, Sara. Sei parte della nostra identità.
Sara: Grazie. Sono contenta di essere tornata a casa.




Aspetto da osservare

Il manager ascolta attivamente?

Ci sono riconoscimenti chiari e sinceri?

Vengono valorizzati risultati concreti?

Il tono è empatico o distaccato?

Viene lasciato spazio al dipendente?

Le aspettative sono chiare e realistiche?

Il dipendente sembra più motivato alla fine?

🔻 Caso 3 – Rientro dopo assenza e mancanza di empatia

Errore chiave: approccio distaccato, introduzione di nuove pressioni e cambiamenti senza ascolto né gradualità.

Conseguenze: calo del senso di appartenenza, ansia da prestazione, sensazione di essere “sostituibili”.

Buone pratiche:

  • Accoglienza calorosa e riconoscimento della persona prima del ruolo.
  • Coinvolgimento nel percorso di reinserimento.
  • Comunicazione trasparente e umana dei cambiamenti organizzativi.

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