❌ SCENETTA 1 – AMICI: Il colloquio di lavoro (versione demotivante) Marco: Non so... forse ho detto troppe cose. Ho l’impressione di aver fatto una figuraccia. Luca: Eh, magari sì. Forse dovevi stare un po’ più attento a cosa dicevi. Marco: Sì, ma se non piaccio a loro? Luca: Be’, se non piaci è perché forse non eri la persona giusta per quel ruolo. Marco: Ho avuto un vuoto quando mi hanno chiesto dei miei punti deboli... Luca: In un colloquio quei momenti sono disastrosi. I recruiter se ne accorgono subito. Marco: Non ci avevo pensato così... Luca: Dovresti allenarti di più, magari guardare qualche tutorial, così eviti figuracce. Marco: Ho studiato ogni punto dell'azienda... Luca: Sì, ma se poi ti blocchi a parlare, a cosa serve tutta la preparazione? Marco: Già… Luca: Alla fine, o ce l’hai o non ce l’hai. Forse questo tipo di lavori non fa per te. Marco: Ok… forse hai ragione...
| SCENETTA 1 – AMICI: Il colloquio di lavoro (versione motivante) Marco: Non so... forse ho detto troppe cose. Ho l’impressione di aver fatto una figuraccia. Luca: Ehi, ferma un attimo. Marco, tu hai fatto qualcosa che tanti non trovano il coraggio di fare: ti sei messo in gioco. Marco: Sì, ma se non piaccio a loro? Luca: Non è solo questione di piacere. È questione di mostrare chi sei. E tu sei una persona preparata, seria e coerente. Marco: Ma ho avuto un vuoto quando mi hanno chiesto dei miei punti deboli... Luca: È normale. Ma sai una cosa? Ammettere un proprio limite è un punto di forza. Dimostra maturità e consapevolezza. Marco: Non ci avevo pensato così... Luca: E poi ti sei preparato, ti sei fatto il mazzo in questi giorni. Questo è impegno, non improvvisazione. Marco: Vero, ho studiato ogni punto dell'azienda. Luca: Bravissimo. E qualunque cosa succeda, questo è un passo avanti. Stai costruendo qualcosa, un mattoncino alla volta. Marco: Grazie, mi serviva sentirlo. Luca: A volte serve solo uno specchio che ti ricordi quanto vali. E io ti vedo, Marco. Ti vedo forte.
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